Quest’anno è quanto mai sentito l’augurio, a tutti coloro che lavorano in Arif e alle rispettive famiglie, di trascorrere una serena Pasqua.

Sappiamo bene che non è un momento sereno, per nessuno, ma occorre sottolineare che lo è ancor meno per chi è stato duramente coinvolto dalla pandemia. Per coloro i quali hanno perso i loro affetti, per chi combatte in prima linea nella lotta al Coronavirus, medici, infermieri e volontari. I nostri problemi diventano piccoli se rapportati al coraggio, alla forza, allo spirito di solidarietà, alla grande umanità dimostrata da queste persone che hanno donato la loro vita alla comunità.

Le problematiche all’interno della nostra Agenzia esistono e devono essere affrontate e risolte lavorando senza sosta, nonostante i disagi derivanti dalle recenti restrizioni. La pandemia ha dettato nuovi stili di vita e, per un’Agenzia popolosa come l’Arif, ha significato innanzitutto rimodulare spazi e tempi di lavoro per tutti, soprattutto nell’ottica di salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Così come si è dovuto procedere, senza soluzione di continuità, con le attività di contenimento della epidemia da Xylella, nonché ad assicurare la distribuzione dell’acqua in agricoltura e le attività AIB: sono tutte attività indifferibili e di pubblica utilità. Le attività di monitoraggio e di abbattimento degli ulivi infetti non sono state mai interrotte, così come siamo pronti ad assicurare le attività irrigue per quelle attività produttive che, mai come in questo momento, sono indispensabili all’approvvigionamento alimentare di tutte le nostre famiglie, ma anche alla tutela di segmento economico e vocazionale del nostro territorio pugliese. A tal fine abbiamo appena ritirato dalla Protezione Civile Regionale (che ringrazio per la pronta risposta) 25.000 mascherine, 11.000 tute monouso, 5.000 guanti, DPI indispensabili per garantire la salute dei nostri lavoratori.

Pur adeguando la programmazione alle necessità del momento, l’Agenzia mantiene la barra dritta sulla pianificazione iniziale e sugli impegni presi con le OO. SS e con le tante e variegate fattispecie di lavoratori coinvolti nell’importante mission di ARIF.

La Pasqua, riprendendo il significato cristiano del termine, vuol dire ripartenza; ripartire affrontando un percorso che ci unisca, superando le divisioni, gli individualismi, nel rispetto dei diritti e dei doveri. E del bene di tutti.

Buona Pasqua

Gennaro Ranieri
Commissario Straordinario Arif
Vitantonio Damiani
Sub Commissario Arifrdinario Arif)