ARIF PUGLIA

Ragno replica a interrogazione di D’Ambrosio Lettieri

In relazione all’articolo apparso oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno (pag.

Ragno replica a interrogazione di D’Ambrosio Lettieri

Ragno replica a interrogazione di D’Ambrosio Lettieri

Data: 5 Giugno 2017

In relazione all’articolo apparso oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno (pag. 7 “Danni erariali dall’Arif Puglia ora intervengano i ministeri”) il Commissario Straordinario dell’Arif, Domenico Ragno, ha scritto la seguente nota:

“Vorrei fare alcune precisazioni riguardo l’articolo in questione, in cui vengono esposte problematiche e cifre riguardanti epoche e argomenti diversi.

In primo luogo occorre sottolineare come i dati esposti, come richiesto in Commissione consiliare regionale Agricoltura, riguardano il bilancio del comparto irriguo dell’Arif, in cui venivano evidenziate le criticità derivanti dall’assetto attuale dell’Agenzia, che comporta un’altissima quantità di spese fisse che non vengono compensate dagli introiti.
Le sole spese del personale irriguo a tempo indeterminato (ex stagionale e stabilizzato con la legge istitutiva dell’Arif, la n.3/2010, votata all’unanimità dal Consiglio regionale) per esempio, superano di gran lunga quanto versato dagli utenti. Si sta intervenendo, come accennato in audizione, su ogni voce del bilancio in cui è possibile effettuare qualche economia e/o razionalizzazione delle spese; i primi risultati di questo lavoro saranno visibili già nel consuntivo dell’anno in corso.
Nonostante si stia avviando, per la prima volta dopo un ventennio e con uno stanziamento di oltre 2 milioni di euro per il 2017, un programma pluriennale di manutenzione, è evidente che le criticità possono essere risolte solo nel medio periodo.

Per quanto concerne il personale (1150 unità, tra operai e impiegati) e le indennità di percorrenza del personale operaio, il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri si riferisce a notizie apparse sulla stampa già nell’autunno scorso e ampiamente smentite dallo scrivente e soprattutto dai fatti. Le indennità in questione, che comunque sono ben lontane dalle cifre riportate, sono previste dal contratto dei lavoratori idraulico-forestali e applicate a livello centrale dai Ministeri e dalle altre Regioni italiane. L’aver ripristinato il pagamento di tali indennità, incautamente sospeso da un dirigente dell’Arif in base a un’interpretazione assolutamente soggettiva di una nota della Ragioneria dello Stato che riguardava le trasferte, ha evitato ulteriori oneri per l’Agenzia; ciò anche alla luce delle svariate sentenze emesse in diverse sedi giurisdizionali negli ultimi mesi, che hanno riconosciuto a pieno titolo ai lavoratori tale indennità”.

Ultimo aggiornamento

2 Marzo 2022, 18:33