ARIF PUGLIA

Eradicazione Ailanthus, presentati i risultati finali

Bonificate 683 aree infestate per una superficie di circa 200 ettari, bonifica ripresa in 730 punti per un totale di altri 210 ettari.

Eradicazione Ailanthus, presentati i risultati finali

Eradicazione Ailanthus, presentati i risultati finali

Data: 18 Dicembre 2019

Bonificate 683 aree infestate per una superficie di circa 200 ettari, bonifica ripresa in 730 punti per un totale di altri 210 ettari. Sono alcuni dati illustrati da Francesca Casella, ricercatrice del Cnr, nel corso dell’incontro svoltosi nell’aula magna della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, per presentare i risultati finali del Progetto Life “Controllo ed eradicazione della specie vegetale esotica invasiva Ailanthus altissima nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia”.

Un progetto da 1 milione e 757mila euro i cui 832mila provenienti dall’Unione Europea, un progetto della durata di 4 anni prorogati per altri 2 fino al 31 dicembre del 2019. Il progetto Life, come ha sottolineato il responsabile e dirigente di ricerca del Cnr Maurizio Vurro, è stato un valido strumento per la protezione dell’ambiente, ma ora è necessaria la sorveglianza continua del territorio, a partire dagli abitanti, per garantire nel tempo la conservazione dei risultati raggiunti.

Partner del Progetto sono stati i Carabinieri Forestali, l’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia e l’Arif.

L’Ailanthus altissima è una specie vegetale altamente invasiva che si diffonde spontaneamente in ambienti naturali, semi-naturali e urbanizzati, specializzata, come ha detto il professor Stefano Benvenuti dell’Università di Pisa, nella resilienza.

I metodi di trattamento per l’eradicazione dell’Ailanthus non si sono limitati al taglio, che anzi spesso è da evitare in quanto le piante reagiscono producendo numerosi ricacci aumentando così l’infestazione. Mentre i metodi di applicazione sono stati: taglio e spennellatura; decorticazione con spugnetta da inserire in incisioni verticali sul fusto; iniezione di erbicida; endoterapia. Data la capacità rigenerativa della specie è stato necessario monitorare l’efficacia degli interventi nel tempo e ripetere il trattamento.

Ultimo aggiornamento

4 Aprile 2022, 06:36